Amica lana
La lana ci scalda in inverno, di lana sono fatte le vesti di chi abita nel deserto, la lana di una copertina ci accoglie teneramente quando siamo bambini. E' la nostra prima e migliore amica.
martedì 20 dicembre 2011
AUGURI
Questa foto mi commuove sempre.
Ricordo la prima volta che venni a Brienno, il profumo della legna bruciata nel camino, i portici aperti sul lago e due cigni a darmi il benevenuto.
Oggi uso questa stessa foto per augurare a tutti un buon Natale e cliccando sul link
http://digilander.libero.it/birci/BuonNatale.html il paesaggio magicamente si anima: a Brienno scende la neve...
martedì 15 giugno 2010
Enrico e le piante tintorie
Questo qualcosa è il guado (pianta da cui si ricava l'indaco nelle nostre zone climatiche) e la persona è Enrico.
Si è preso cura di una delle mie piantine e ha pubblicato un'interessante scheda sul suo blog
giovedì 24 dicembre 2009
AUGURI AUGURI AUGURI
martedì 8 settembre 2009
Corso di filatura con il fuso a Calenzano in Toscana, in ottobre
Ci voleva lo scossone di Ziella per stanarmi dopo tutti questi mesi di silenzio e meditazione sulle difficoltà incontrate nei vari tentativi di fermentazione dell'indaco e nell'educazione della Ninetta.
La cosa che più mi preme adesso è riportare pari pari il messaggio inviato da Ziella:
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Ciao a tutte
sono un'appassionata di filatura e tessitura, con la mia associazione ho organizzato un corso intitolato "Filare la lana con il fuso", che si svolgerà nei pressi di Firenze al Castello di Calenzano. Chi è interessato può trovare informazioni a questo link
http://fotoalbum.virgilio.it/alice/sanguiziella/organize/index.html?idAlbum=4294
e contattarmi per qualsiasi delucidazione.
Sono solo 10 posti e l'insegnante è Petra Weiss.
Spero di aver fatto cosa gradita nel comunicare questo evento e sarò lieta di prendere contatto con tutte le appassionate di filatura e tessitura per eventuali altre iniziative sull'argomento.
Ziella - """
Buona lana!
giovedì 19 febbraio 2009
Ultimi arrivi
Ieri la cagnolina Ninetta, detta anche Nina, Nini, Piccola... E' qui da due giorni ma ha già capito che è sempre lei che chiamo, seppur con nomi differenti.
E' un tesoro ed è occupatissima a cercare di capire cosa passa per la testa di quelle strane creature che sono i gatti.
E loro, i gatti, la studiano e si domandano un po' scocciati perché sia tanto agitata. A quel punto si agitano anche loro e sfoggiano l'intero repertorio del gatto inferocito: codona, schiena arcuata, ruggiti vari, aria di sfida. E lei, la Ninetta, capisce che tira una brutta aria e mi guarda come per chiedere: ma perché fanno così? Io voglio soltanto giocare.
E' chiaro che in questo periodo qui sul lago non ci si annoia.
Oggi un altro arrivo un po' più attinente all'argomento specifico del blog. Sono arrivati i fusi tradizionali -e direi anche antichi- che ho comprato su eBay.
Eccoli. Uno è un po' mangiato dai tarli, ma con un buon prodotto specifico e un soggiorno premio in freezer per una settimana non dovrebbero esserci problemi.
Naturalmente, da filatrice curiosa, ho voluto provare a usarli: non è poi tanto facile.
Per prima cosa manca qualsiasi sistema di aggancio in alto o in basso e la forma a cono sembra fatta apposta per facilitare lo srotolamento del filo quando meno te lo aspetti.
Comunque alla fine sono riuscita a capire come funziona il sistema di fissaggio (un semplice cappio ben stretto e non troppo vicino alla punta superiore). In fin dei conti sono riuscita a filare un po' di seta come documentato nella foto, ma che faticaccia!
Pensando alla loro veneranda età ho voluto trattare i miei fusi con un occhio di riguardo e li ho messi in posa sullo scialle fatto con alpaca e seta filata a mano.
mercoledì 4 febbraio 2009
Faccio qualche pasticcio e quindi metto da una parte un mucchietto di fibra un po' rovinata.
Mi passa accanto la micetta Pippi e le spazzolo il pelo grigio.
A quel punto mi viene in mente che potrei fare un esperimento: un po' di alpaca bianca, un po' di pelo di gatto grigio e un po' di scarti di lana tinta col fico d'india.
Non resisto alla tentazione e provo a filare la mistura direttamente sul rocchetto dell'alpaca in lavorazione per lo scialle.Sono un po' perplessa, ma forse l'idea si potrà sviluppare, magari sostituendo il pelo di gatto per evitare problemi di allergia.
Per adesso vado avanti a filare la mia alpaca per la frangia da finire.