giovedì 19 febbraio 2009

Ultimi arrivi

Questa è la settimana degli arrivi per me.
Ieri la cagnolina Ninetta, detta anche Nina, Nini, Piccola... E' qui da due giorni ma ha già capito che è sempre lei che chiamo, seppur con nomi differenti.
E' un tesoro ed è occupatissima a cercare di capire cosa passa per la testa di quelle strane creature che sono i gatti.
E loro, i gatti, la studiano e si domandano un po' scocciati perché sia tanto agitata. A quel punto si agitano anche loro e sfoggiano l'intero repertorio del gatto inferocito: codona, schiena arcuata, ruggiti vari, aria di sfida. E lei, la Ninetta, capisce che tira una brutta aria e mi guarda come per chiedere: ma perché fanno così? Io voglio soltanto giocare.
E' chiaro che in questo periodo qui sul lago non ci si annoia.

Oggi un altro arrivo un po' più attinente all'argomento specifico del blog. Sono arrivati i fusi tradizionali -e direi anche antichi- che ho comprato su eBay.
Eccoli. Uno è un po' mangiato dai tarli, ma con un buon prodotto specifico e un soggiorno premio in freezer per una settimana non dovrebbero esserci problemi.
Naturalmente, da filatrice curiosa, ho voluto provare a usarli: non è poi tanto facile.
Per prima cosa manca qualsiasi sistema di aggancio in alto o in basso e la forma a cono sembra fatta apposta per facilitare lo srotolamento del filo quando meno te lo aspetti.
Comunque alla fine sono riuscita a capire come funziona il sistema di fissaggio (un semplice cappio ben stretto e non troppo vicino alla punta superiore). In fin dei conti sono riuscita a filare un po' di seta come documentato nella foto, ma che faticaccia!
Pensando alla loro veneranda età ho voluto trattare i miei fusi con un occhio di riguardo e li ho messi in posa sullo scialle fatto con alpaca e seta filata a mano.

mercoledì 4 febbraio 2009

Ho finito lo scialle iniziato l'estate scorsa, o meglio ho finito la parte lavorata a maglia, ma non ho abbastanza lana per la frangia. Così mi metto all'arcolaio e incomincio a filare un po' di alpaca che poi binerò con un filo di seta tussah.
Faccio qualche pasticcio e quindi metto da una parte un mucchietto di fibra un po' rovinata.
Mi passa accanto la micetta Pippi e le spazzolo il pelo grigio.
A quel punto mi viene in mente che potrei fare un esperimento: un po' di alpaca bianca, un po' di pelo di gatto grigio e un po' di scarti di lana tinta col fico d'india.
Non resisto alla tentazione e provo a filare la mistura direttamente sul rocchetto dell'alpaca in lavorazione per lo scialle.Sono un po' perplessa, ma forse l'idea si potrà sviluppare, magari sostituendo il pelo di gatto per evitare problemi di allergia.
Per adesso vado avanti a filare la mia alpaca per la frangia da finire.